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Archivio di Stato di Lucca

REGOLAMENTO SULL'USO DELLE MASCHERE PER IL CARNEVALE DEL 1801

31 GENNAIO 1801

 

Il Ministro della Polizia e Forza armata di Lucca emanò un decreto sull'uso della maschera durante il Carnvale, trattandosi di una materia attinente alla "pubblica e particolare sicurezza".

Composto di 8 articoli, il decreto proibiva «l'uso della maschera e abbigliamento di qualunque natura e forma, tendente a nascondere o trasformare la figura della persona» dalle 18 alle 12 del giorno successivo per il tutto il periodo del Carnevale. Il trasgressore sarebbe stato arrestato e punito come «perturbatore dell'ordine pubblico».

L'uso della maschera dopo le 18 era consentito unicamente nei tre teatri pubblici della città.

Il decreto prevedeva inoltre:

  • l'obbligo, per il cittadino a passeggio per la città di notte, di portare il lume dopo le 21 e fino alle 6 della mattina
  • il divieto di organizzare feste da ballo in città e in campagna, senza il permesso, rispettivamente, del Ministro della Polizia Generale e Forza Armata, e dei Commissari
  • la presenza, a qualunque festa di ballo, di una guardia di quattro soldati con un basso ufficiale, in città; e, in campagna, di sei soldati delle Bande e di un basso ufficiale.

Il Ministro della Polizia e Forza Armata di Lucca deliberò il suddetto regolamento sulla base di un decreto del governo provvisorio della Repubblica di Lucca del 30 gennaio precedente, citato nel preambolo.

Una nota in calce al documento informa che i cittadini Pier Angiolo Guinigi e Gregorio Minutoli, membri del governo, protestarono contro il decreto, dichiarando di non volersi rendere «responsabili dei disordini» che sarebbero potuti derivare dall'ammissione dell'uso della maschera.

Un esemplare del decreto pubblicato si trova nell'archivio della famiglia Garzoni (con indicazione del nome del pubblico banditore: Gio. Pallavicini) ma il testo del decreto è reperibile altresì nei volumi di decreti del Governo Provvisorio e in quelli di deliberazioni del Comitato e Ministero di Polizia e Forza Armata.

Si noti la formula "Libertà Religione Uguaglianza" impressa nel decreto pubblicato: il 9 febbraio del 1801 il Governo Provvisorio emanò una legge che dichiarava nulli tutti gli atti pubblici privi della suddetta formula.

 

 

 



Ultimo aggiornamento: 31/01/2024